domenica 27 aprile 2008

Roma- Gestione commissariale Morcone e democrazia

Una breve disamina di come sta amministrando Roma il commissario prefettizio Mario Morcone, nominato dal presidente della Repubblica Napoletano su designazione del Ministro dell'Interno Giuliano Amato.
Questa figura di funzionario, che al Ministero dell'Interno riveste l'incarico strategico di Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, avrebbe dovuto limitarsi all'ordinaria amministrazione o quanto meno ad atti urgenti, ma ha invece adottato una serie di importanti provvedimenti in materie delicatissime (valgano come esempio i contestatissimi interventi urbanistici delle Torri dell'EUR e a via Lega Lombarda-ATAC, solo per citare due dei principali), su probabile pressione di gruppi attivi all'interno degli uffici comunali.
Molto meglio e più corretto sarebbe stato, in quella che si vuole una democrazia avanzata, lasciare tal provvedimenti all'esame degli eletti dei cittadini nel nuovo consiglio comunale e nei nuovi consigli municipali, come era stato ad esempio promesso per alcuni dei principali atti urbanistici.
Tali atti sono stati invece adottati da un funzionario, che non verrà chiamato a risponderne in alcun modo nei confronti dei cittadini.
Comunque, e da qualsiasi parte la si voglia vedere, certo non una pagina esaltante per la nostra democrazia e per la vita pubblica romana.

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