venerdì 23 ottobre 2009

Giovedì 29 ottobre ore 16,30 Largo V. Vittori snc (c/o Comitato di quartiere Cinquina ) Assemblea pubblica, con partecipazione presidente IV Municipio

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DAL COMITATO DI QUARTIERE CINQUINA
Giovedì 29 ottobre ore 16,30
Largo V. Vittori snc (c/o Comitato di quartiere Cinquina ) Assemblea pubblica Con la partecipazione del presidente IV Municipio, Cristiano Bonelli e dei consiglieri Giordana Petrella (pres. Commissione Lavori pubblici) e Stefano Ripanucci (pres. Commissione Ambiente e Urbanistica)

La pazienza è finita: ora si lotta
Sono anni che i cittadini di Cinquina stanno aspettando che questo quartiere da borgata diventi una parte reale di questa città, capitale d’Italia. Ma a Cinquina non c’è un minibus nel quartiere, per arrivare direttamente a Montesacro, senza autobus notturni e con l’86 che a volte si aspetta intere mezz’ore. È una zona in enorme espansione ma con strade di cinquant’anni fa, dov’era previsto il capolinea della metro B, poi invece spostato a Rebibbia. Dove ancora manca l’Adsl e dove fino a poco tempo fa bastavano poche gocce d’acqua che saltava la corrente. Un quartiere dove si paga la pulizia delle strade che l’Ama invece non fa perché ancora private e che il Comune non intende prendere in carico. Per le elezioni tutti i politici vengono a fare il siparietto, chiedendo i voti a gente che ha lottato per una vita più dignitosa, una casa, un lavoro. Ma poco e nulla si è fatto e i cittadini di Cinquina si sono sentiti traditi dalle promesse di questa politica senza fatti. Anzi i fatti ci sono stati, ma in negativo, come più volte denunciato sulla stampa e agli organi competenti dal Comitato di quartiere. Come per la ristrutturazione delle scuole di via Serassi, dove i soldi prima stanziati sono scomparsi dal bilancio.
Oppure per le convenzioni edilizie
autorizzate dal Comune, che avrebbero dovuto portare servizi e opere di pubblica utilità. False promesse!
Con strade, giardini e piazze mai realizzate o
fatte male e a risparmio grazie ad una colpevole amministrazione che invece di controllare ha lasciato carta bianca ai costruttori. Anni di soprusi, adesso la misura è proprio colma...