domenica 10 gennaio 2010

UN INTERESSANTE DOCUMENTO DI FONTE UNIONE EUROPEA-EUROSTAT SULLA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EUROPA ED ITALIA NEL 2009

ANZITUTTO DUE LINK A DOCUMENTAZIONE E FORUM DA VEDERE E DA TENERE BENE D'OCCHIO, SPECIE SE SI E' ACQUISTATO IL PRELIMINARE DI UN APPARTAMENTO IN COSTRUZIONE, O SI VORREBBE COMPRARE UNA NUOVA CASA:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8618117

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8618117

Proprio lì abbiamo rinvenuto
un interessante documento, ossia il Rapporto Eurostat-Euronews n. 134/2009 del 17 settembre 2009, che fa il punto sul mercato immobiliare europeo fra giugno e luglio 2009, e fornisce inoltre una interessante tabella, ossia il dato relativo a "Production index in the Constructione sector", che potete trovare anche da soli a questo link:
http://epp.eurostat.
ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/4-17092009-BP/EN/4-17092009-BP-EN.PDF
Dal confronto fra dati di giugno 2009 e luglio 2009 (!) e dalla caduta a picco degli indici se ne desume il reale stato di crisi del mercato immobiliare europeo ed italiano, sulla cui base la tabella è stata redatta.
Nel poter disporre con tale rapidità da fonte UE di un dato così importante può al contrario misurarsi la sostanziale OPACITA' del mercato italiano, in cui, se ti dice bene, i dati del 2009 non vengono diffusi prima dell'anno successivo, anche inoltrato......
E chi sà perche ?
Non è che c'entrano qualcosa i rapporti esistenti fra:
-
grandi gruppi edilizi che hanno costruito e ancora continuano a costruire le troppe case realizzate in questi ultimi anni;
- le banche che hanno concesso generosamente i finanziamenti per costruire tale alluvione di nuova edilizia residenziale e non;
-
i grandi giornali che spesso da questi gruppi dipendono, o hanno con essi complessi intrecci finanziari ?

Proseguendo la lettura dell'interessante rapporto troviamo una seconda interessante tabella, che qui anch'essa riproduciamo, in cui sono pubblicati i dati aggregati per paesi nazionali.
E' INTERESSANTE
NOTARE CHE LA MAGGIOR PARTE DEI PAESI IMPORTANTI HANNO RESO I LORO DATI DISPONIBILI, MENTRE per l'Italia i dati analitici per i vari mesi non compaiono, mentre viene al loro posto indicata la lettera C, ossia tali dati sono CONFIDENZIALI, e dunque:
  • sono stati forniti;
  • vengono utilizzati da Eurostat, ossia dall'agenzia statistica dell'Unione Europea per elaborare la stima di sintesi proposta nel rapporto ;
  • MA non vengono resi noti al pubblico in quanto CONFIDENZIALI, ossia considerati tali dal governo italiano che li ha forniti !
Ma perchè si vuole che tali dati restini confidenziali ?
E, SE VENGONO TENUTI CONFIDENZIALI, DUE APPAIONO ESSERE LE POSSIBILITA' SULLA LORA NATURA:
  • SONO POSITIVI, MA IN TALE QUAL CASO SAREBBERO STATI PROBABILMENTE DIFFUSI CON GRANDE SQUILLO DI TROMBE E RULLIO DI TAMBURI !
  • SONO INVECE NEGATIVI O ANCHE FORTEMENTE NEGATIVI, COSA CHE APPARE BEN PIU' PROBABILE !
Una domanda allora si impone: non è che la crisi del mercato immobiliare in Italia è già arrivata a livelli tali che qualcuno preferisce procrastinarne un'adeguata informazione al grande pubblico, specie nel momento in cui qualcun altro -ossia il nostro governo- penserebbe incautamente di utilizzare proprio il mercato immobiliare per rilanciare la nostra economia ?
VOGLIAMO RIPRORRE ANCHE NOI UNA SITUAZIONE ALLA SPAGNOLA ?
O non è finalmente ar
rivato il momento di fare i conti con le dure leggi del mercato ?
E prendere attoche si è costruito troppo, e che è necessario muoversi subito incisivamente
con comportamenti conseguenti per evitare che si ripetano anche in Italia situazioni all'Americana o alla Spagnola ?


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