venerdì 12 febbraio 2010

Manifesti abusivi, condono dal Senato. Con mille euro si sporca quanto si vuole

Emendamento della Lega nel Decreto mille proroghe, I Radicali: «Questa è una licenza a delinquere»
Carlotta De Leo –  dal Corriere della Sera 10/02/2010 
ROMA - I cittadini li strappano, il Senato li condona. Se per le strade di Roma si diffonde a macchia d’olio il movimento dei «cittadini-stacchini» a Palazzo Madama si dà il via libera a un «mini-condono» dei cartelloni elettorali abusivi in vista delle prossime elezioni regionali.
«TASSA» PER SANARE – In una seduta sprint, lunedì la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato oltre trecento emendamenti al «decreto mille proroghe» (che sarà votato in Aula mercoledì, forse ricorrendo alla fiducia, e dovrà poi passare alla Camera). Tra le novità dell’ultimo momento c’è anche un emendamento proposto dalla Lega: in pratica, viene prorogata al 31 maggio 2010 (cioè per tutto il periodo delle regionali) la sanatoria già presente che consente, pagando appena mille euro, di sanare le violazioni in materia di affissioni di manifesti o striscioni elettorali.
«E' normale per chi fa politica davvero», sottolinea il senatore del Carroccio Massimo Garavaglia, tra i firmatari della proposta di legge. Pd, Idv e Mpa hanno votato contro. Il Pd, ha riferito il senatore Enzo Bianco, si è opposto «perché è una norma di inciviltà».
CONTRARI I RADICALI – «Con un blitz notturno la Lega Nord con la complicità del Pdl si è regalata il condono alle migliaia di multe che deve pagare per i manifesti abusivi che hanno devastato le città del Nord. Anzi – accusa Mario Staderini, segretario dei Radicali - il condono sarà valido sino al 31 maggio 2010, in pratica una licenza a delinquere per tutte le prossime elezioni regionali». I Radicali da anni rinunciamo ai manifesti e fanno della legalità un punto qualificante della campagna elettorale.
APPELLO DELLA BONINO -«I manifesti abusivi – aggiunge Staderini - non sono solo un gesto di inciviltà, sono un crimine. Il condono è un atto criminogeno, che reca danni enormi alle casse dei Comuni, i quali già hanno messo in bilancio le sanzioni dopo aver comunque speso milioni di euro per la defissione dei manifesti. Lotteremo dentro e fuori il Senato affinché venga respinto il tentativo dei partiti, per il quindicesimo anno consecutivo, di autoassolversi dalle loro condotte criminali».
Sulla stessa linea Emma Bonino (esponente dei Radicali e candidata alla presidenza della Regione Lazio anche per il Pd) cheha invitato il suo comitato elettorale a utilizzare un nuovo metodo e a non sporcare Roma con i manifesti abusivi .
LA RABBIA DEI CITTADINI-STACCHINI – I primi a reagire la proroga della sanatoria sono i cittadini-stacchini che da settimane ripuliscono la Capitale dai manifesti abusivi . Un movimento civile che sta crescendo e che ha contagiato anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Che razza di Paese è un Paese in cui i cittadini si organizzano per far rispettare la legge e lo Stato stesso fa di tutto pur di violarla?», chiede Massimiliano Tonelli del Coordinamento blog antidegrado che ha dato il via al movimento.
«E’ grave che la decisione del Parlamento arrivi proprio mentre sempre più gruppi di cittadini si stanno rimboccando le maniche per pulire i muri delle nostre città – aggiunge -. I politici sono fermi agli anni Cinquanta e pensano che faccioni affissi ai muri spostino qualche voto nel 2010. Non sanno che oggi gli elettori decidono il proprio voto su internet o su Facebook. Le affissioni abusive, specie grazie alla sensibilità che sta montando, ormai fanno perdere più voti di quelli che fanno guadagnare. Ogni blog, ogni forum, ogni mailing list è zeppa dei volti e dei cognomi dei candidati da "non votare" perché colpevoli di affissione abusiva. E allora chi ci guadagna? Solo il racket degli attacchini!».
L’IMBARAZZO DI ALEMANNOLa nuova sanatoria voluta dalla Lega mette in imbarazzo anche il sindaco Alemanno che pochi giorni fa ha emanato un’ordinanza anti-degrado con multe fino a 500 euro per i writers e per chi sporca i muri. «E’ surreale – commenta ancora Tonelli -. A Roma si fanno, giustamente, verbali da centinaia di euro per chi getta una cartaccia o per chi lascia un volantino. Ma nulla si fa contro i manifesti abusivi. La situazione è molto peggiorata in questi ultimi due anni e gli “attacchini” sono arrivati anche sulle facciate dei palazzi storici del centro. Il Comune dimostri buona fede e proceda alla rimozione immediata di tutti i manifesti abusivi che incartano la città».

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