giovedì 1 aprile 2010

ANTENNA KILLER SERPENTARA: INVIATA LETTERA APERTA DA PARTE DEL COMITATO VIA LINA CAVALIERI A FRANCESCO TOTTI E ALL'A.S. ROMA

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
 COMUNICATO STAMPA 


Roma, 1 aprile 2010
Di seguito  il testo della lettera aperta inviata dal comitato "viale Lina Cavalieri" al capitano Francesco Totti e all'A.S. Roma, accompagnato da circa 1000 firme: 

"Gentile A.S. Roma
È già successo per l’amianto: le proteste dei cittadini sono rimaste inascoltate e a distanza di 30 anni si è scoperta la sua pericolosità, ma intanto migliaia di persone sono morte. Lo stesso sta accadendo per l’elettrosmog. I casi di Cesano, con Radio Vaticana, e una sentenza del tribunale di Brescia hanno dimostrato la relazione tra cellulari, ripetitori radio e l’insorgere di tumori e leucemie, mentre quello recente di Civita Castellana, dove il capitano giallorosso Francesco Totti si è impegnato in prima persona per far delocalizzare un’antenna di telefonia mobile, ha messo in evidenza che l’impegno di singoli può fare molto più delle istituzioni e delle leggi.
A nostro malincuore, siamo costretti a rivolgerci all’A.S. Roma. Il motivo è presto detto: lo sponsor principale della società è la Wind, lo stesso gestore dell’impianto che sta per essere attivato sul palazzo dell’ENASARCO in piazza F. De Lucia a Roma. Non vogliamo mettere la società in una situazione conflittuale con il proprio sponsor, ma speriamo che lo sport riesca dove leggi e istituzioni non sono riuscite a fare molto.
Quello che chiediamo è la mediazione per aprire un tavolo di trattative con Wind, dove poter discutere in merito alla delocalizzazione dell’antenna. Per questo abbiamo proposto dei siti alternativi, che però non sono mai stati presi in considerazione, mentre le leggi in materia hanno dimostrato tutta la loro inefficacia nel difendere un diritto costituzionale come quello della tutela della salute.
La nostra battaglia è iniziata il 12 dicembre 2008, quando alcuni cittadini si sono accorti che sul tetto del palazzo di fronte si stavano facendo “strani” lavori. L’edifico in questione e il punto dove è collocata l’antenna si trovano al centro di complesso residenziale (circa 10mila abitanti) costruito circolarmente, con gli appartamenti più vicini situati a soli 29 metri dalla fonte di onde elettromagnetiche. In particolare ad essere maggiormente esposte sono le camere da letto, dove mediamente una persona passa un terzo della propria vita. A preoccupare ancora di più, il fatto che qui vivono donne in gravidanza, neonati, bambini piccoli, malati oncologici e portatori di pacemaker.
Nel processo autorizzativo ci sono state palesi violazioni: non è stato avviato il processo partecipativo dei cittadini; il parere dell’Arpa era tardivo e incompleto; il Municipio non è stato informato; non erano previsti siti alternativi. Inoltre il protocollo d’intesa del 5-7-2004, firmato dal Comune di Roma con i principali gestori di telefonia mobile, stabilisce che le antenne di telefonia mobile devono essere collocate a non meno di 100 metri da case di cura, asili nido, scuole e case per anziani, ma non si capisce perché i bambini devono essere tutelati solo nelle poche ore in cui sono a scuola, mentre in quelle in cui sono a casa, la maggior parte, possono essere tranquillamente sottoposti ad onde elettromagnetiche.
Alla questione sono state interessate tutte le istituzioni. Il Presidente del IV Municipio ha firmato 3 ordinanze di sospensione dei lavori, appoggiando la nostra battaglia fin dalle prime ore; il Comune di Roma, dove il Consiglio capitolino ha approvato, lo scorso 1 febbraio, una mozione, firmata da tutti i capigruppo, che impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare le parti interessate a partecipare ad un tavolo di trattative per individuare un sito alternativo a quello prescelto; la Regione Lazio, che tramite l’assessore all’ambiente ha richiesto al Sindaco di Roma e al Presidente del IV Municipio di assicurare che l’impianto in oggetto non sia attivato, nonché di concordare in tempi brevi e con tutti i soggetti interessati la ricollocazione dell’antenna in un sito alternativo, mentre ha incaricato l’ARPA di verificare la regolarità del parere a suo tempo espresso, e, in caso negativo, di procedere alla revoca in autotutela.
Ci sono state manifestazioni e raccolte di firme, inviate alle istituzioni (Comune, Provincia e Regione) e all’Arpa, mentre alla Asl sono stati sottoposti documenti inerenti gli stati patologici. Poi c’è stato anche un ricorso al TAR del Lazio la cui sentenza di merito, considerati i tempi della giustizia, non arriverà di certo in tempi brevi.
Il risultato di tutte le nostre lotte? L’antenna sta per essere attivata, il tavolo di trattative non si è mai aperto e la gente ha paura. La salute è un diritto di tutti. Per questo dico che ci rivolgiamo al mondo dello sport a “malincuore”. Non è compito suo difendere i cittadini, ma spesso è più potente di qualunque legge. Per questo dopo tutte le mancate risposte, vi inoltriamo la nostra petizione. Confidiamo in voi per aprire un serio e concreto tavolo di trattative per risolvere il problema".


"Caro Francesco,
In prossimità della Pasqua il tema religioso dell’agnello sacrificale e quello culinario, molto più profano, dell’abbacchio al forno, sono ricorrenti. Senza voler apparire blasfemi, i cittadini di Serpentara si trovano a metà tra queste due tipologie, trasformati in abbacchi al microonde, sacrificati sull’altare degli interessi economici delle multinazionali della telefonia. Dopo il “pacco” di Natale (ripresa dei lavori in prossimità delle festività natalizie), ecco servita la sorpresa dell’uovo di Pasqua, ossia le prove tecniche di attivazione dell’antenna di Piazza De Lucia, pronta ad arrostire nottetempo gli abitanti del comprensorio (come oramai è arcinoto, l’antenna si trova a soli 29 metri dalle 400 camere da letto di oltre 200 famiglie).
Ti abbiamo fatto questa premessa perché la sensibilità e l’impegno che hai dimostrato nel farti carico della vicenda dei cittadini di Civita Castellana, a favore dei quali hai speso la tua immagine per la difesa del loro diritto alla salute, induce anche noi, cittadini del quartiere Serpentara di Roma, a rivolgerti un appello e chiedere il tuo aiuto per la soluzione di un episodio analogo.
Il nostro problema è sintetizzato nella lettera aperta che abbiamo inviato all’A.S Roma e che inviamo anche a te, pregandoti di spendere una parola a nostro favore con la dirigenza della squadra della quale vesti la maglia di capitano e sulla quale troneggia lo sponsor della Wind, la Società telefonica che sta trasformando in un incubo le nostre vite e, particolarmente, le nostre notti.
A nulla sono valse le mobilitazioni, le petizioni, gli interventi presso le Istituzioni: Wind, ha mostrato il suo totale disprezzo delle ragioni e delle istanze dei cittadini, continuando i lavori di installazione ed ignorando qualsiasi richiesta di incontro e di trattativa finalizzata ad una possibile delocalizzazione.
Potrà il mondo dello sport agire in maniera più efficace ed ottenere quei risultati concreti che noi, in un anno e mezzo di mobilitazione e di lotta, non siamo riusciti a raggiungere? E’ quello che ci auguriamo rivolgendoci a te ed alla tua squadra: il grande cuore giallorosso è  universalmente riconosciuto anche da chi non è tifoso romanista e sicuramente sarà in grado di ascoltare la voce di chi sta difendendo un diritto di tutti, tifosi e non tifosi, cioè il diritto alla tutela della propria salute. Nel nostro comprensorio vivono circa 10mila persone, tra cui anziani, malati, donne in gravidanza e tanti bambini: come ti sentiresti se i tuoi figli venissero colpiti da un nemico invisibile (le onde elettromagnetiche) proprio nella loro casa, ossia nel posto ove dovrebbero essere più al sicuro?
Grazie in anticipo, Francesco, per la serietà con cui, ne siamo certi, prenderai in considerazione la nostra situazione: sarai di diritto l’ospite d’onore se, grazie al tuo intervento, potremo festeggiare la vittoria nella nostra battaglia contro l’antenna.
Da parte di tutti noi, Buona Pasqua, auguri e saluti, rigorosamente giallorossi!"


Per ulteriori informazioni:
Daniela Caramel - 328 75 34 701
comitatolinacavalieri@hotmail.it

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