sabato 10 aprile 2010

CONVEGNO 8-9 APRILE ORGANIZZATO DAL COMUNE DI ROMA SUL PROGETTO MILLENNIUM: 10 DOMANDE ALLE ARCHISTAR DELLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO, ALL'INSEGNA DI: SUL FUTURO DELLA CITTA' SI ASCOLTINO I CITTADINI !!!


 RICEVIAMO E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICCHIAMO DALLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO: 

COMUNICATO STAMPA
Dieci domande alle archistar. E sul futuro di Roma si ascoltino i cittadini

"La Conferenza Urbanistica convocata dal Sindaco di Roma e che si terrà i giorni 8 e 9 Aprile 2010 all’Auditorium (vedi il link: http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/&targetPage=/Homepage/Area_Content/Rubriche__Primo_Piano/Attualit-13-/info1833692529.jsp)

, annovera fra i relatori, le archistar e le istituzioni comunali, un convitato di pietra: la cittadinanza romana.

Infatti, nel programma della conferenza non è previsto l’ascolto della città. E’ un conclave in cui sembra già tutto deciso e  si voglia preconfezionare l’esito degli Stati Generali convocato dallo stesso Sindaco per il prossimo mese di maggio.
Ci spiace lamentare, ancora una volta, la disattenzione ed il disinteresse dell’amministrazione riguardo uno dei principi fondamentali dello Statuto del Comune di Roma: la partecipazione dei cittadini alle decisioni ed alle iniziative sul futuro della città.
Inoltre, la Rete romana di Mutuo Soccorso che rappresenta più di 80 comitati ed associazioni di cittadini presenti su tutto il territorio cittadino, dal centro alla periferia, ritiene che i progetti di cui si parlerà non siano in grado di risolvere nessuno dei grandi e gravi problemi della vivibilità dell’area metropolitana romana. L’uso speculativo delle aree è controproducente in quanto le sottrae all’uso pubblico e alla risoluzione dei problemi urgenti della città. Non risolve il problema della casa a costi compatibili con il reddito dei cittadini bisognosi, non quello del lavoro, della scuola, della cultura e dell’educazione, della mobilità, dell’inquinamento e del risparmio energetico, dell’arresto del consumo di suolo agricolo, della “presentabilità”  ai grandi eventi di cui la città vorrebbe essere promotrice.
Non ci convince la tesi che iniziative e scelte urbanistiche come quelle prospettate nella conferenza possano fare da “volano” allo sviluppo della città; è forte, invece, il timore di un nuovo “sacco” di Roma, in continuità con scellerate decisioni delle precedenti amministrazioni.
Infatti, nella prima giornata dei lavori si discuterà della valorizzazione delle cosiddette aree dismesse. A Roma sono quell’immenso patrimonio di aree pubbliche di proprietà dello Stato che, con la attuazione della legge su Roma Capitale, il Governo nazionale trasferirà al Comune insieme ad altre  proprietà pubbliche  ferroviarie e comunali (esempio depositi tramviari, ecc.) e che il Comune intende cedere a sua volta a imprese private per “trasformarle”.  Le formule operative si riassumono con la parola “Project financing” che significa uno scambio (ineguale) del tipo: l’uso di una piazza, un giardino, forse un asilo, o una stazione metro in cambio della valorizzazione immobiliare delle altre aree pubbliche con tanto di destinazione e volumetria a piacere: ovvero il costo dell’arredo degli spazi collettivi  pagato con una misera parte dei ricavi!
La seconda giornata mira alla riqualificazione delle periferie con progetti di demolizione e ricostruzione di immobili la cui “dismissione” è forzosamente programmata con il pretesto della fatiscenza o della non redditività.  La storia delle torri dell’EUR lascia intravedere la natura di queste operazioni che si fondano sulle stesse modalità operative prospettate per le aree dismesse. 

Ed ecco che le dieci domande alle archistar sono il mezzo per interrogare le firme famose dell’architettura contemporanea sul futuro della città di Roma, ma pure l’amministrazione capitolina che sembra ignorare le istanze dei cittadini.
Eppure il contributo che potrebbe venire dalle associazioni e dai comitati romani in termini di idee, soluzioni, progetti, partecipazione costituisce un patrimonio culturale, storico e sociale ricchissimo, multiforme, amplissimo e dal quale l’amministrazione comunale potrebbe trarre sì vero slancio per la sue iniziative. E che invece rimane senza considerazione alcuna.
PER GLI ILLUSTRI INVITATI DI QUESTO CONVEGNO, FIOR FIORE DELLE ARCHISTAR MONDIALI, LA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO HA PREPARATO 10 DOMANDE.
Vi saremo grati se vorrete darne la più ampia diffusione  attraverso i vostri canali a partire dall'8 mattina.
ECCO LE INTERESSANTI DOMANDE DELLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:
 Ai relatori della Conferenza cittadina dell’8 e 9 aprile 2010 - Roma 2010-2020 – Nuovi modelli di trasformazione urbana 
Richard Burdett;   Santiago Calatrava; Peter Calthorpe; Paolo Colarossi;  Stefano Cordeschi;  Roberto D’Agostino; Livio De Santoli;  Bruno Dolcetta;  Massimiliano Fuksas;  Zaha Hadid; Leon Krier; Richard Meier; Renzo Piano; Paolo Portoghesi; Amedeo Schiattarella.
 “E’ davvero una occasione straordinaria poter avere a Roma tante personalità della cultura architettonica mondiale. E proprio in base alla vostra conoscenza dello stato delle altre città capitali del mondo, ci permettiamo di porvi dieci brevi domande cui potrete –se lo ritenete utile- rispondere in sede di convegno.
Lo facciamo in forma scritta perché non è prevista alcuna partecipazione delle forze rappresentative della città come la nostra Rete Romana di Mutuo Soccorso, che coordina 80 comitati di quartiere dal centro storico fino alla più estrema periferia.
E proprio dal metodo della partecipazione vorremmo iniziare, ringraziandovi fin d’ora per le risposte che darete. 
1. Nel mondo civile si ignora come a Roma la voce dei cittadini?
L’Art. 1 del “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana”, in vigore a Roma dal 2006, recita testualmente: “ Il Comune di Roma riconosce nella partecipazione popolare un metodo fondamentale per la formazione delle decisioni in materia di trasformazioni urbane e per la promozione dell’inclusione sociale”.
E’ condivisibile che il Sindaco di Roma abbia totalmente escluso la cittadinanza dai lavori di questa importante conferenza? 
2. Tante belle architetture fanno una bella città?
Da due decenni nella città di Roma si è affermato il metodo di pensare alle trasformazioni urbane non in un quadro generale complessivo, quale è il piano regolatore, ma per singoli progetti giustapposti e spesso non coerenti tra loro. Attraverso l’opera di qualche valente architetto sono state realizzate alcune belle architetture: ma se esse sono slegate da un disegno urbano, sono in grado di delineare una città bella?  
3. Anche in Europa le opere pubbliche si finanziano vendendo i beni pubblici?
Le grandi opere pubbliche vengono ormai finanziate mediante la cessione ai privati di aree dell’Agro Romano e di edifici demaniali con cambi di destinazione d’uso in deroga al Piano regolatore. Sulla base della vostra conoscenza di come vengono programmate le città dell’Europa civile, condividete questo insensato modo di fare che fa diventare più povera la città di tutti?
 
4. Nelle città del mondo si costruiscono ancora case pubbliche?
A Roma negli ultimi venti anni sono stati costruite soltanto alcune decine di alloggi pubblici. Tutta la restante enorme produzione edilizia è stata realizzata dal mercato privato. La mancanza di case accessibili ai redditi di una fascia consistente della popolazione sta producendo una enorme espulsione di abitanti e una continua cementificazione dell’Agro romano che produce case sfitte e invendute. Nelle altre città del mondo si perseguono politiche abitative pubbliche e si costruiscono ancora case popolari?  
5. In quale altra città capitale del mondo circolano 800 automobili per ogni mille abitanti?
Anche senza contare i veicoli a due ruote e i mezzi commerciali, a Roma esistono 800 automobili ogni 1000 abitanti. Sulla base della vostra grande esperienza internazionale, esiste un’altra città del mondo che abbia questo devastante indice? E visto che il Piano strategico della mobilità sostenibile elaborato di recente dall’amministrazione comunale prevede di ridurre in 10 anni il trasporto privato a favore di quello pubblico solo del 2%, pensate che sia un traguardo ambizioso? 
6. Esistono nel mondo linee ferroviarie metropolitane?
A Roma i luoghi di lavoro sono sempre concentrati nell’area  centrale, mentre gli abitanti vanno a vivere nelle periferie più estreme o fuori dal comune di Roma. Negli ultimi quindici anni sono state espulse oltre 100.000 famiglie che per raggiungere il lavoro impiegano quotidianamente 3 o 4 ore. Ritenete prioritaria la realizzazione dei tratti  centrali delle metropolitane C e D, con tutte le difficoltà connesse con un sottosuolo ricco di archeologia, o piuttosto i collegamenti con le aree extraurbane più densamente abitate? 
7. Anche in Europa si distruggono le piazze storiche e si costruiscono parcheggi sotto i Licei pubblici?
I più importanti interventi pubblici nel centro e nella città storica consistono in una serie di parcheggi sotterranei multipiano che rischiano di alterare per sempre il volto della città. Negli anni scorsi si voleva costruire un parcheggio sotto la meravigliosa terrazza del Pincio. A piazza Cavour per ospitare le auto si è distrutto uno dei più bei giardini ottocenteschi. E’ iniziato un cantiere per realizzare un parcheggio addirittura sotto l’area di uno dei licei storici della città, il Virgilio di via Giulia! Anche nella civile Europa si distrugge la memoria storica delle città per costruire autorimesse sotterranee?                                                                
8. I centri storici vengono salvaguardati o si liberalizza il proliferare delle paninerie?
Il cuore della Roma rinascimentale e barocca è un tappeto di ristoranti, birrerie, negozi di chincaglierie varie con infiltrazioni finanziarie della malavita organizzata. Di recente l’amministrazione comunale ha approvato un regolamento commerciale che nella sostanza liberalizza ulteriormente questa insensata proliferazione commerciale di bassa qualità. Anche nelle altre meravigliose città che frequentate si è abbandonata ogni forma di programmazione e di civile convivenza? 
9. Anche in Europa si spengono le periferie a favore dei centri commerciali e dei luoghi di divertimento?
La gigantesca periferia di Roma e la campagna romana sono costellate da più di trenta shopping center, si dice , tra i più grandi d’Europa, ad essi si dovrebbero aggiungere due megastadi e alcuni parchi divertimento, di grandissima dimensione. L’associazione degli operatori del commercio, la Confcommercio, ha denunciato che in due anni sono state chiuse a Roma oltre 5000 botteghe di vicinato. Ritenete che il deserto urbano che ci è stato imposto sia utile alla sostenibilità e alla vivibilità della nostra città? 
10. Dubai è più bella di Roma?
Uno dei progetti che stanno più a cuore del sindaco Alemanno è la realizzazione di cinque isole artificiali davanti ad Ostia per costruire nuovi edifici. Dopo il fallimento della gigantesca operazione immobiliare iniziata negli Emirati del Golfo attraverso la realizzazione delle isole artificiali, è ancora sensato perseguire nella ricerca di un modello urbano insostenibile e senza alcuna qualità sociale?”  
Associazione di Quartiere Casalottiliberam, Associazione Ex Lavanderia, Associazione Diritti Pedoni del IV,  Associazione Parco Archeologico di Centocelle, Associazione Rete Nuovo Municipio IV, Associazione Sportiva Culturale Danza.com, Associazione Uniti per il Decentramento, Associazione Viviamo Vitinia, CdQ Casal Fattoria Castel di Leva, CdQ Cinquina, CdQ Ottavia, CdQ S. Maria Mediatrice, CdQ Tor De Cenci Spinaceto, CdQ Torpignattara, Comitato Via Passo del Turchino, Comitato Acquedotto Alessandrino, Comitato Cittadino per XX Municipio, Comitato No-corridoio Roma-Latina, Comitato Piazza Gentile da Fabriano, Comitato Promotore Parco di Veio,  Comitato Salviamo il Gerini, Comitato Strade Verdi, Comitato  WWF Borghesiana, Comunità Territoriale X Municipio (1),  Coordinamento Comitati Associazioni, Coordinamento Parco Tor Tre Teste-Acquedotto Alessandrino, Coordinamento Comitati Quinto (Municipio) - Co.Co.Qui., Coordinamento Residenti Città Storica (2), Coordinamento "Stop I-60" (3), Primavera Romana, Rete Partecipativa Municipio Roma XII, Spazio Sociale  100Celle Aperte. 
(1) a cui aderiscono: Appio Claudio; Campo Romano; Cinecittà Est–Cinest; Don Bosco; Gregna S. Andrea; Morena; Nuova  Tor Vergata; Osteria del Curato; Quarto Miglio-Appia Pignatelli; Torre di  Mezzavia; Vermicino; Via dei Sulpici-Quadraro; e delle ASSOCIAZIONI:  Consulta InaCasa-Quadraro; Comitato difesa beni comuni; Insieme Fidam CFR; L’Ellisse;  Movimento Consumatori sez. Roma; Unione Italiana dei Ciechi e degli  Ipovedenti ONLUS - Sezione Provinciale di Roma. 
(2) a cui adersicono: Assemblea Roma Cittadinanzattiva, Associazione abitanti tutela e valorizzazione centro storico, Associazione Culturale Settima Corte, Associazione Piazza Navona e dintorni,  Associazione residenti Campo Marzio, Borderland,    Cittadini per i Cittadini, Comitato Cinema America, Comitato cittadini Testaccio, Comitato per la bellezza , Comitato residenti e commercianti di via del Pellegrino, Comitato residenti via Veneto e strade limitrofe , Comitato salute ambiente Eur, Consulta vivibilità centro storico, Progetto Celio,  Progetto Trastevere. 
(3) a cui aderiscono: Associazione Ottavo Colle, Comitato Ballarin, Comitato Ardeatino-Laurentino Vivo, Comitato Forte Ardeatino, Associazione Amici di Nerva

 
 Laura Mari su La Repubblica il 4 aprile 2010 aveva dato un primo annuncio (vedi http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/04/04/news/la_rete_cittadina_alle_archistar_aiutateci_voi_a_cambiare_roma-3123932/ ), riservandosi di pubblicare integralmente lgiovedì 8 O VENERDì 9  mattina LE RISPOSTE DELLE ARCHISTAR. 

Invece cosa è successo ? 
Venerdì mattina, su La Repubblica-Roma, c'era Roberto Morassut che pontificava !
Ma vogliamo farla finita ?
Ancora con Morassut ?
Ma il PD non comprende che la città HA RIFIUTATO il Modello Roma, e che se Alemanno prosegue sulla strada di Veltroni, come Morassut orgogliosamente rivendca, finirà nello stesso modo ?
SULLA VICENDA "10 DOMANDE ALLE ARCHISTAR DELLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO" - REPUBBLICA - INTERVENTO "A GAMBA TESA" DI MORASSUT FRA BREVE ALTRO APPROFONDIMENTO !

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