venerdì 21 maggio 2010

CONTRATTI DERIVATI DEL COMUNE DI ROMA FATTI STIPULARE DA SINDACO VELTRONI ED ASSESSORE CAUSI,FINALMENTE SE NE INIZIA A PARLARE: UN ARTICOLO DI "FINANZA E MERCATI" DI MARTEDI' 18 MAGGIO 2010

FONTE: http://www.rassegnastampa.comune.roma.it/View.aspx?ID=2010051815726921-1
ED E' INOLTRE IMPORTANTE CHE L'ARTICOLO SIA STATO RIPRESO SULLA RASSEGNA STAMPA DEL COMUNE DI ROMA ! QUALCUNI INIZIA ANCHE LI' A CAPIRE CHE E' NECESSARIO DARE MASSIMA  INFORMAZIONE AI CITTADINI SU UN TEMA COSI' DELICATO !


Roma come Milano Derivati nel mirino. Dopo il bilancio, al Comune di Roma scoppia anche il caso derivati. Ad alzare il livello di guardia, come per Milano, sono di nuovo le associazioni dei consumatori che - all'indomani dei dati del Tesoro sull'esposizione degli enti locali - minacciano l'amministrazione: «O si fa chiarezza carte alla mano, o prenderemo tutte le misure necessarie a livello legale per andare a fondo sulla questione». 
Sotto osservazione sarebbero 3,5 miliardi per un sottostante oltre ai 6 miliardi.
Sos derivati, Roma come Milano. Nel mirino contratti swap a rischio. Pressing delle associazioni dei consumatori sul Comune capitolino che tiene «segrete» le carte.
Si parla di un sottostante di oltre 6 mld. E dommi tocca a Palazzo Marino, via al processo in aula SOFIA FRASCHINI 
Dopo le grane sul bilancio, al Comune di Roma scoppia anche il caso derivati. 
Ad alzare il livello di guardia, come per Milano, sono di nuovo le associazioni dei consumatori che all'indomani dei dati diffiisi dal Tesoro sull'esposizione degli enti locali, minacciano l'aniministrazione: «O si fa chiarezza carte alla mano o prenderemo tutte le misure necessarie a livello legale per andare a fondo sulla questione». Federconsumatori chiede di avere accesso agli atti relativi ai contratti swap sottoscritti dal Comune di Roma che, secondo dati non confermati, dovrebbero aggirarsi intorno ai 3,5 miliardi (il doppio del titolo rinegoziato a Milano) per un sottostante superiore ai 6 miliardi. L'amministrazione comunale, è emerso nel corso della conferenza stampa, non ha risposto alle due sollecitazioni in merito inviate a ottobre 2009 e a gennaio 2010. 
Un pressing che si fa sempre più incalzante anche alla luce di quanto va in scena a Milano dove, domani, prenderà formalmente il via il processo contro le quattro banche accusate dai aver truffato Palazzo Marino nella rinegoziazione di un bond da 1,68 miliardi. 
Il primo processo del genere in Italia al quale il Comune è approdato dopo l'inchiesta avviata dall'Opposizione e in cui l'associazione dei consumatori si è costituita parte civile, intanto nei giorni scorsi il Tesoro ha reso noto che, a fine 2009, erano circa 1.100 i contratti derivati riguardanti quasi 700 enti, per un importo oltre i 35,5 miliardi, con una tendenza alle «estinzioni anticipate» laddove possibile: risultano estinti swap per 1,8 miliardi. Tuttavia, non sempre questa operazioni possono passare sotto silenzio. Processi a parte, recentemente la Consob ha chiesto la convocazione del cda di due istituti, Bnl e Banca Infrastrutture, Innovazione e Sviluppo (Bus), per l'esame di tematiche inerenti all'offerta di derivati over the counter con finalità di copertura del rischio. 
Da parte sua, il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo ha invece denunciato «l'assenza della politica e di una regolamentazione» che fa emergere «il totale autogoverno delle banche».

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