venerdì 21 maggio 2010

A PROPOSITO DEI CONTRATTI DERIVATI STIPULATI DA PARTE DEL COMUNE DI ROMA CON PIU' BANCHE PER QASI 7 MILIARDI DI EURO: UN COMUNICATO DELLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO

Rete Romana di Mutuo Soccorso
COMUNICATO STAMPA
Nel corso della Conferenza stampa convocata lunedì 17 maggio u.s. dall’associazione Nazionale Antigene di concerto con la Federconsumatori è emerso con dovizia di particolari un quadro molto preoccupante dell’enorme debito del Comune di Roma ed  in particolare sulla rinegoziazione del debito “storico” e sugli ulteriori  debiti assunti con gli strumenti derivati  dal 2003 al 2008.
I derivati stipulati dal sindaco Walter Veltroni e dall'assessore Marco Causi, ammontano a ben 6 miliardi 951 mila euro. I relativi interessi sono ammontati, per il 2008 a 467 milioni di euro, per il 2009 a 633 milioni di euro, e per il 2010 ammonteranno a ben 689 milioni di euro; insomma il contributo del Governo Nazionale che avrebbe dovuto consentire di risanare il debito del Comune di Roma, non basta neanche a pagare gli interessi per quest'anno !!! 
I cittadini che pagano il conto  delle Pubbliche Amministrazioni, in termini di aumento di tariffe, riduzione di servizi ed infrastrutture, hanno il diritto di sapere, in base alle norme sulla trasparenza dell’attività amministrativa e sull’accessibilità agli atti delle Amministrazioni,  quanto, per che cosa e chi stanno pagando, se i contratti sono stati stipulati con la dovuta perizia e la necessaria cautela, oppure, se sono riscontrabili errori e manchevolezze, a chi ne debba essere attribuita la responsabilità in termini economici oltre che politici. 
E’ dunque assai grave che il Comune di Roma abbia sinora opposto un sostanziale silenzio di tomba alla richiesta di accesso agli atti relativi ai contratti swap presentata congiuntamente nell’ottobre del 2009 da Federconsumatori Nazionale e dall’Associazione Antigene.
Su questo tema, centrale per il presente ed il destino futuro della nostra città, stupisce il silenzio della stampa, degli altri organi di informazione   e soprattutto della stessa opposizione,  alla quale in una democrazia viene riconosciuto e attribuito un fondamentale compito di controllo e verifica.
Siamo convinti che solo una conoscenza partecipata ed approfondita sullo stato dell’indebitamento “storico” può concorrere a trovare, nella trasparenza,  soluzioni maggiormente motivate, efficaci  e  condivise, atte a  salvaguardare il prezioso ed immenso patrimonio pubblico che la Capitale ha il dovere di tramandare integro e disponibile alle future generazioni.
Per queste ragioni la Rete Romana di Mutuo Soccorso condivide e fa proprie le preoccupazioni e la denuncia formulate dalla Federconsumatori Nazionale e dall’Associazione Antigene e la richiesta che il Comune di Roma garantisca loro l’immediato accesso agli atti.
Qualora ciò non dovesse accadere, la Rete Romana di Mutuo Soccorso valuterà le forme ed i modi con cui sostenere le iniziative conseguenti che le due Associazioni di Utenti e Consumatori decideranno di assumere per conoscere quello che in altri Comuni di questo paese è ordinariamente di dominio pubblico.
Roma, 21/05/2010

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