giovedì 14 ottobre 2010

ANCORA SULLO STORICO SITO DI TOR CHIESACCIA, UNO DEI LUOGHI SIMBOLO DELLO STORICO AGRO ROMANO, MINACCIATO DALL'EENNESIMA LOTTIZZAZIONE TARGATA CALTAGIRONE, QUELLA DI TOR PAGNOTTA 2

FONTE: http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=19330

Tor Chiesaccia, speculazione edilizia all'attacco
Breve storia del sito archeologico fra Spinaceto e Castel di Leva nel settore meridionale dell'Agro Romano -
di Franco Leggeri - 03/10/2010
 
Tor Chiesaccia con la Chiesaccia, a via Castel di Leva fra Spinaceto e Castel di Leva nel settore meridionale dell'Agro Romano, che resta ancor oggi -nonostante l'esplosione nella zona di un'edilizia residenziale sovente squallida e spesso mal costruita - uno dei luoghi più belli dell'intero Agro Romano, è oggi a fortissimo rischio a causa della prosecuzione dei lavori della lottizzazione Tor Pagnotta 2, mandata avanti dal solito Francesco-Gaetano Caltagirone e soci.
Si tratta di uno splendido luogo, raffigurato per secoli dai pittori, come uno dei luoghi simbolo dell'Agro Romano!
Inviateci da Silvio Talarico sono due immagini, splendida la prima, tragica la seconda, che rappresenta un montaggio di cosa verrebbe realizzato ove la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Roma NON annullasse le due concessioni edilizie nn. 102 - prot 12432 e 103-pro.12433 ( e commercializzati dalla Società Roma immobiliare dal cui sito sono state tratte le immagini), appena rilasciate SCIAGURATAMENTE (!!!) dal Comune di Roma.
Le immagini riproducono realisticamente ciò che accadrebbe tra breve se la Soprintendenza non annullasse immediatamente le concessioni sopra citate.
Pertanto, quanto si va facendo, rappresenta una tragedia per roma e la sua storia, e va assolutamente scongiurato !!

Confidiamo pertanto che la soprintendenza, diretta dall'arch. federica galloni, annulli senza indugi le due concessioni per evidente violazione delle norme di tutela paesaggistica vigenti!!!
Breve storia del sito archeologico Tor Chiesaccia.
Tor Chiesaccia faceva parte del sistema difensivo della viabilità medievale di via Laurentina, via di Trigoria sino a Pratica di Mare. Questa Torre si trova sulla sinistra della moderna via Laurentina al Km 10+000. Non si hanno notizie precise che trattino la storia di questa costruzione. Essa è rappresentata solo nel Catasto Alessandrino e non si trovano tracce nella Carta di Eufrosino della Volpaia. I materiali con la quale fu costruita sono simili a quelli utilizzati per la Torre delle Grotte d’Arcaccio di cui si hanno notizie scritte in un documento del 1217 . La costruzione della Torre della Chiesaccia dovrebbe risalire tra il XII e XIII . Nel Catasto di Papa Alessandro VII la costruzione viene rappresentata come una torretta ridotta a semplice abitazione,per cui si presume che sia stata costruita a difesa di una domusculta già esistente e di cui ora rimane unica testimonianza. La Torre è senza dubbio la prova di un insediamento nella zona e si trova a circa 20 metri più in alto di un complesso ecclesiastico, ora mal ridotto, ed è questa la ragione , rara per una Torre della Campagna Romana, della sua lunga conservazione sino ai nostri giorni. Del manufatto sono conservati i lati Nord ed Est, sono visibili le feritoie e i fori per gli alloggiamenti delle travature in legno. Essa è costruita con scaglie di tufo, questo per alleggerirne il peso visto la grande altezza, la volta, ora crollata, non ne rimane traccia se non l’attacco su di un pilastro di selce .L’abbandono del sito potrebbe risalire al secolo XVI periodo in cui fu abbandonata anche la Torre casale dell’Acqua Acetosa che si trova al Km 8+00 della stessa via Laurentina. In questo sito dell’Acqua Acetosa furono eseguiti degli scavi archeologici e recuperato materiale ceramico che permise di formulare una data relativa all’abbandono della Torre casale. Dalla posizione della Torre della Chiesaccia , vista la grande altezza, era possibile dominare tutta la zona ed era possibile allertare le numerose Torri di guardia circostanti specialmente quella di Tor Pagnotta da cui , probabilmente, doveva essere collegata con una strada che ricalcava un antico tracciato romano. Da Tor Chiesaccia si doveva avere un collegamento anche con la Torre del Sasso, ora scomparsa ma questa si potrebbe identificare con il Casale la Selce sito al Km 11 della via Laurentina così come viene riportato da un documento del 1429, in cui viene citata:” essere confinante con Valleranello e Torre Sasso”.

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