domenica 13 febbraio 2011

I DISAGI CREATI DAL CANTIERE DELLA METRO DI VIA SCARPANTO RACCONTATI DA CHI LI VIVE IN PRIMA PERSONA. "NOI NON SIAMO CONTRO LA METRO B1" DICHIARA LORELLA, "MA SE DEVE COSTARCI LA SALUTE CI OPPORREMO CON OGNI MEZZO!


Intervista a Lorella, abitante di Via Scarpanto, che da un anno convive con il rumore e la polvere.
Lunedì 07 febbraio, durante la 24^ puntata di Valmelaina Web Radio abbiamo avuto in diretta telefonica Lorella, abitante di Valmelaina da almeno 3 decenni, che da un anno è costretta a vivere quotidianamente con gli enormi disagi causati dal cantiere.
“Noi non siamo contro la Metropolitana”, esordisce Lorella, “ma se la Metropolitana deve costarci la salute, noi non ci stiamo. Chi non abita sopra il cantiere non può capire cosa stiamo vivendo noi da un anno”.
“Nessuno vuole il blocco dei lavori”, continua la signora, “ma quello che chiediamo è il rispetto delle regole.
“I punti che noi vorremmo risolvere riguardano la viabilità, i parcheggi, il rispetto degli orari di lavoro visto che spesso il cantiere viene aperto alle cinque del mattino e chiude alle ventitre e vivere con le finestre aperte è impossibile per il rumore e la polvere che si accumula in casa e il disagio diventa insopportabile nei mesi estivi”.
“I camion entrano ed escono come vogliono senza nessuno che diriga il traffico e spesso prendono la strada di accesso al cantiere contromano”.
“Per quanto riguarda gli orari di lavoro”, prosegue Lorella, “abbiamo scritto a chiunque, compresi i Vigili Urbani che ci hanno risposto che Roma Metropolitane ha delle deroghe, ma secondo noi, la legge indica chiaramente quali siano gli orari di lavoro e pur chiamando spesso gli agenti della Polizia Municipale, non si sono mai presentati”.
“Spesso vengono fatti anche dei lavori inutili”, continua ancora Lorella, “infatti sotto casa nostra è la terza volta che viene rifatto l’asfalto che viene poi sistematicamente danneggiato dai camion del cantiere; perché non si attende la fine dei lavori per il rifacimento delle strade"?

“Un’ altra questione importante è quella dell’inquinamento acustico; noi abbiamo tutto il giorno almeno due macchinari accesi, ossia il silos che tiene il cemento e il contenitore della terra degli scavi e per questo, abbiamo chiesto ed ottenuto dal capo cantiere l’installazione dei pannelli anti rumore che però, con le vibrazioni, sono crollati e nonostante le numerose telefonate, ancora devono essere sostituiti”.

“Da circa quattro mesi sono stati installati anche i silos per il cemento che vengono caricati dalle betoniere attraverso dei tubi di plastica che vengono agganciati ai contenitori e pompano il cemento ad una pressione molto elevata che causa il rumore assordante e una grande fuoriuscita di polvere di cemento molto dannosa per i residenti e soprattutto per i bambini della scuola di fronte (Caterina Cittadini n.d.r.), che spesso trascorrono l’intervallo nel giardino della scuola proprio sopra il cantiere mentre viene pompato il cemento e il problema potrebbe essere limitato semplicemente diminuendo la pressione”.
Lorella ha poi proseguito raccontando le carenze di Roma Metropolitane nel rilevare l’inquinamento acustico.
“Che senso ha”, conclude Lorella, “costruire una stazione attaccata a quella di Conca D’Oro che è raggiungibile con  minuti di strada a piedi o con due fermate di autobus”?
Valmelaina è un ripiego, come afferma la stessa Lorella, visto che la stazione doveva essere costruita al quartiere Nomentano, ma la forza dei comitati locali, appoggiati dalla stampa nazionale, ha fatto in modo che la costruzione venisse annullata e che il problema fosse deviato sul nostro quartiere.
Per chi volesse ulteriori informazioni, può leggere il nostro reportage al seguente link:
http://www.valmelaina.it/metroStazioneNomentana.html
In conclusione, Lorella, autentico portavoce del quartiere, si dice favorevole alla metropolitana, ma pretende che le regole della civile convivenza vangano rispettate sempre e non soltanto quando vengono in visita personalità politiche importanti e cita l’esempio della visita di  Alemanno quando tutto il piazzale è stato ricoperto di ghiaia per non far respirare la polvera al Sindaco, attenzione che non è mai stata riservata agli abitanti di Via Scarpanto.
Roma, 09 febbraio 2011- Pietro Fusco.

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