venerdì 20 maggio 2011

SE VOLETE EVITARE CHE LE VOSTRE BOLLETTE DELL'ACQUA DECUPLICHINO (SI, 10 VOLTE TANTO !!) IL 12-13 GIUGNO ANDATE A VOTARE SI NEL REFERENDUM PER L'ACQUA PUBBLICA, LEGGETE QUI !

FONTE: http://genio.virgilio.it/questions/privatizzazione_acqua_aumento_9513685313981/

 
fresella31Vergognoso privatizzare, sulla Gazzetta Ufficiale è già stata pubblicato il decreto legge 135/09 che di fatto privatizza, quindi è di fatto in vigore. Nel decreto che dovrà essere convertito in legge, si ipotizza che tramite gara ci sarà la gestione di privati per un minimo del 40% delle azioni, mentre la gestione completamente pubblica potrà avvenire solo in casi straordinari.
La Corte Costituzionale si espressa favorevolmente alle iniziative che intendono proporre due quesiti referendari sul tema Acqua bene comune.

Ecco la testimonianza concreta di cosa accadrà con la privatizzazione:
Nel comune di Ovaro fino al 2006 il gestore era il comune, e il costo era meno di 10 € all’anno. E' molto poco ma il comune di Ovaro non era in perdita perché l’acqua in Carnia è una risorsa abbondante. Dal 2006 il gestore del servizio è divenuto Carniacque e il rincaro è stato di 10 volte superiore:

Attualmente i pacchetti azionari delle prime cinque multinazionali valgono almeno 2 miliardi di euro.
In questo giro di affari entrerebbero quindi anche le banche che spesso gestiscono i fondi di investimento.
(VI FIDATE DELLE BANCHE, DOPO QUELLO CHE VI ABBIAMO DOCUMENTATO ?
NOI ASSOLUTAMENTE NO !!!!
Il governo italiano ha preso questa decisione dando come motivazione ufficiale l'adeguamento alle norme europee, che invece ribadiscono che il modo di distribuzione dell'acqua è una libera scelta dei governi.


Per fortuna se i comuni sapranno unire le forze al loro interno c'è una scappatoia. 
Ne è esempio il comune di Torino:
Una delibera di iniziativa popolare approvata in Consiglio Comunale sottoscritta da 12.000 cittadini su iniziativa del Comitato Acqua Pubblica. E' stato inserito nello Statuto del Comune il testo: "In osservanza della legge, la proprietà delle infrastrutture e delle reti del servizio idrico integrato è pubblica e inalienabile. La Città si impegna per garantire che la gestione del servizio idrico integrato sia effettuata esclusivamente mediante soggetti interamente pubblico.
CAPITO BENE ?

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