sabato 10 settembre 2011

IMPIANTO AMA A VIA SALARIA 981: ATTENZIONE, CON LA SALUTE DEI CITTADINI E DEI LORO FIGLI NON SI DEVE SCHERZARE ! UN IMPORTANTE SERVIZIO DI ROMA2013 A FIRMA E. PAZZI

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Oltre 400 persone ieri sera nella parrocchia di Villa Spada hanno chiesto a gran voce alle Istituzioni presenti la chiusura dell'impianto Ama di via Salaria 981. Una raccolta firme che va ad aggiungersi ai numerosi esposti e ad un'inchiesta aperta dalla magistratura, alla quale nell'aprile del 2010 aveva fatto seguito un'audizione del Sindaco Alemanno e dell'ex amministratore delegato di Ama Panzironi. I cittadini ormai esausti hanno incalzato il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli che dopo un'ora dall'inizio della riunione si è presentato per rispondere agli interrogativi della cittadinanza che maliziosamente si chiedeva dove fosse il Presidente. Il primo a parlare dopo il comitato di quartiere era stato il vicepresidente del consiglio del IV Municipio Riccardo Corbucci (Pd) che aveva preannuciato la presentazione di atti per chiedere la sospensione delle attività nel centro di stoccaggio dell'Ama in attesa di controlli effettuati urgentemente da enti terzi. A chiedere una presa di responsabilità da parte del Sindaco Alemanno e del Presidente Bonelli anche gli ex consiglieri municipali Vincenzo Iavaro e Silvia Di Stefano, intervenuta per proporre una manifestazione simbolica lungo la via Salaria, davanti al centro AMA.
Finalmente il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli ha ammesso i cattivi odori, rilanciando la proposta di un'osservatorio che monitori l'impianto e di cui possano far parte anche alcuni rappresentanti dei cittadini. L'offerta non ha riscosso, in realtà, un grande successo e gli esponenti del cdq Villa Spada hanno ribadito la volontà di combattere per delocalizzare l'impianto, fonte dei miasmi insopportabili. Per Corbucci: "l'offerta è arrivata fuori tempo massimo e dopo che per mesi si è voluto minimizzare il problema se non addirittura negarlo. 
Oggi che la cittadinanza si organizza, il centrodestra ha timore di non riuscire a controllare la situazione. L'unica risposta seria è fermare l'impianto e procedere ai controlli così da dare respiro alla cittadinanza". 
Una proposta condivisa anche dal consigliere comunale del Pd Dario Nanni che porterà un ordine del giorno in consiglio comunale per discutere della vicenda.

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