lunedì 30 aprile 2012

LA "CASA DELLA CITTA” LUNEDI' 30/04 SU FM 103.3 DALLE ORE 11.30 ALLE 12.30 (ascoltabile anche in streaming): OGGI DEDICATA AL PROBLEMA DELLA RACCOLTA RIFIUTI, ED ALL'IMPEGNO DELLA RETEV "DIAMOCIDAFARE" PER UNA VERA RACCOLTA DIFFERENZIATA, TALE DA RIDURRE ANCHE DI MOLTO I COSTI DELLA RACCOLTA, E SGRAVARE -ANCHE DAL PUNTO DI VISTA DELLA TARSU- GLI ONERI CHE PESANO SUI CITTADINI ROMANI

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA M. PAOLOZZA:
A dispetto delle intenzioni manifestate dal ministro Clini di avviare una azione coerente volta al ripristino della legalità in tema di gestione del ciclo dei rifiuti a Roma e nel, prosegue negli ultimi giorni il dibattito per individuare dove piazzare la nuova discarica  in grado di accogliere le migliaia di tonnellate di rifiuti tal quale prodotti dalal Capitale e che la discarica di Malagrotta non potrà più accogliere a partire dalla fine del mese di giugno.
Il Ministro ed il Commissario Straordinario sembrano dimenticare che l’indicazione di una nuova discarica potrà essere accettata e e la sua presunta “temporaneità” e “futura residualità” essere  credibile agli occhi della popolazione della Provincia di Roma solamente a valle dell’approvazione e l’implementazione di un  Piano straordinario per la raccolta differenziata porta a porta spinta in tutto il territorio della Capitale.
A Roma la sperimentazione del porta a porta domiciliare avviata da quattro anni in quartieri ad alta o bassa densità abitativa come ad esempio Colli Aniene e Massimina ha già dimostrato che i risultati si possono raggiungere rapidamente, mentre i fatti stanno dimostrando che le strane invenzioni di raccolte “duali” applicate dall’AMA negli ultimi due anni hanno ottenuto l’effetto opposto a Marconi, a Don Bosco in tanti altri quartieri della città .
In realtà l’avvio della raccolta porta a porta spinta in tutta la città appare oggi l’unica misura emergenziale credibile e possibile in quanto:
•             è testata e funziona,
•             non ha bisogno di grandi impianti ma di piccole linee di separazione meccanica per l’inorganico realizzabili entro un anno e di impianti di compostaggio per l’umido che sono comunque indispensabili anche se realizzabili in due anni,
•             a regime riduce i costi della tariffa a carico dei cittadini abbattendo i costi di discarica ed incamerando i contributi da vendita dei materiali riciclati al CO.NA.I.,
•             ed infine che la raccolta porta a porta e l’impiantistica di riciclo e recupero e’ l’unica metodologia che non incontrera’ ostacoli dalla cittadinanza diffusa sia di roma che dei comuni confinanti, su cui si vorrebbero scaricare la tossicita’ di discariche ed inceneritori a servizio dei rifiuti di roma. 
Parleremo di tutto questo nella trasmissione con: Fabio Prasca – Comitato Promotore della Delibera d’niziativa popolare “Roma verso rifiuti zero”, Eugenio Stanziale – Segretario CGIL Roma Lazio con delega per la tematica dei rifiuti, Piergiorgio Rosso – esperto di sistemi industriali, Francesco Saltini – Comitato Rifiuti Zero Corcolle, Massimo Piras – Zero Waste Lazio – Lazio, Italo Carones vicesindaco Oriolo Romano, Roberto Federici – Comitato Parco della Caffarella.

Ma vorremmo sentire soprattutto la vostra voce, sapere che ne pensate, ascoltare le vostre domande:
ASPETTIAMO LE VOSTRE TELEFONATE ALLO 06899291, GLI SMS AL 3938992913 E LE MAIL A DIRETTA@RADIOPOPOLAREROMA.IT.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per la raccolta differenziata vorrei suggerire un sistema che sta già funzionando in alcune città italiane, Spoleto per es.
Seleziona vetri, bottiglie, barattoli, ecc., separandoli per colore come si fa anche in altri paesi europei;
raccogli in pacchi giornali, riviste,cartoni ed altro materiale similare che possono avere la stessa destinazione finale;
raccogli lattine e quant'altro di simile da destinare alle fabbriche che riciclano e impiegano tale materiale;
fare con cura, per evitare inquinamenti, la raccolta dell'umido da destinare una volta convertito ai parchi pubblici come concime.
Ci sono imprese al nord interessate ai tappi di plastica dura di bottiglie o barattoli, perché non accontentarli?
I vestiti usati hanno già i loro punti di raccolta.
Provate a immaginare di portare i rifiuti selezionati direttamente ai punti di raccolta dell'AMA .
Ogni rifiuto selezionato viene controllato, pesato e scaricato nei contenitori appositi e al titolare viene rilasciato automaticamente dalla centrale dell’Ama una ricevuta, scaricata magari con la tessera sanitaria, con il cumulo dei punti che verrà conteggiato dall’Ama nel momento dell’emissione della bolletta che si attiva a premiare, con la riduzione dei costi, il titolare della tessera.
Se veramente così fosse tutti ci sentiremmo incentivati a collaborare per una migliore e più selettiva raccolta del materiare immediatamente riciclabile (come vetri, tappi di plastica, giornali, medicinali, apparecchi informatici e telematiche, ecc..) che verrebbe consegnata o ritirata dalle stesse fabbriche interessate.
Tutto il materiale consegnato dai cittadini verrebbe documentato dalle ricevute e l'Ama avrebbe meno spese e si potrebbe cominciare a pensare a costruire inceneritori del tipo che vediamo a Helsinki o nel centro di Vienna, decorato dall’artista Hundertwasser e divenuto una grande attrazione turistica, che generano da decenni energia pulita per le loro città.
Attualmente non sappiamo nemmeno dove mettere le lampadine a basso consumo, il tetra pack , gli oli di fritture, tovaglie di plastica, ombrelli, scarpe di varie materiali, ecc., ecc.,ecc..