lunedì 10 settembre 2012

Ancora sul devastante accordo di programma di Casal Boccone: ecco come assessore all'Urbanistica Corsini e sindaco Alemanno prendono per il posteriore l'intero consiglio del Municipio IV e soprattutto la gente di Talenti e del Municipio IV, fermamente contraria al devastante accordo !!! Un illuminante articolo di Luciana Miocchi. Alle elezioni comunali del 2013 mandiamoli TUTTI a casa !!!

LINK: http://www.di-roma.com/index.php/2011-06-30-23-44-03/454-casal-boccone-avanti-tutta-dal-campidoglio-nonostante-territorio-e-municipio-dicano-no

Casal Boccone avanti tutta dal Campidoglio nonostante territorio e Municipio dicano no

viadellaconsolazione
Dopo un primo appuntamento fissato in Municipio e poi annullato, finalmente martedì 4 si è tenuto presso il comando generale di vigili urbani di Roma Capitale - in via della Consolazione, dietro il Campidoglio - l’incontro che chiude la seconda fase del processo partecipativo riguardante l’area di Casal Boccone.
Location e ora contestati fin dall’inizio perché scomoda la sede da raggiungere dalla periferia e orario d’appuntamento, le 16, buono solo per pensionati, studenti e disoccupati. Ci si è messo anche il tempo, con pioggia battente durante tutto il giorno, a scoraggiare molti che avrebbero voluto partecipare.
Il Municipio ha messo a disposizione il camper utilizzato per gli incontri sul territorio e nel suo piccolo è stato comunque un aiuto e alla fine, nonostante tutto, in sala c'erano una cinquantina di persone.
Fuori, prima dell’inizio dei lavori è stata captata da chi scrive una frase sibillina, diretta al presidente del Municipio Cristiano Bonelli «ci dispiace ma andiamo avanti comunque» ed è stato subito chiaro che piega avrebbe preso l’incontro.
Erano presenti l’ingegner Botta per Roma Capitale, l’assessore Corsini e l’architetto Mancuso, dello studio che ha curato la progettazione attuale. Il presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli, subito dopo il suo intervento istituzionale è sceso tra il pubblico, sedendo tra i cittadini.
Dopo i convenevoli di rito, durante i quali sono stati accreditati i giornalisti e prese le prenotazioni per intervenire, ha preso per primo la parola il Il presidente di Montesacro per ricordare che il progetto era già stato valutato dal IV Municipio, valutato all’unanimità negativamente, con un parere purtroppo non vincolante e che la sede scelta per l’incontro, fuori dal territorio interessato, al centro di Roma, cozza con il principio di partecipazione. Bonelli ha fatto la proposta per ottenere una nuova assemblea da tenersi in ambito municipale e ad un orario più favorevole anche per i lavoratori. Ha detto il presidente «negli ultimi anni il quarto è bombardato di cemento, oltre 5 milioni di metri cubi. Degli errori fatti stiamo pagando e ne pagheremo le conseguenze per i prossimi anni, bisogna congelare il progetto e discuterne seriamente. Bisogna escludere per almeno venti anni nuove costruzioni se non per la riqualificazione dell’esistente e per le infrastrutture».
L’architetto Mancuso ha preso la parola per illustrare il progetto commissionatogli e le differenze con ciò che era stato disegnato precedentemente. Indubbiamente si tratta di un elaborato migliore, con torri più basse ed un profilo che rispetta l'orografia del territorio e prevede che all’interno dell comprensorio possa passare una linea di autobus. 
 Nessuno dalla platea ha mosso critiche allo studio di progettazione, che si è limitato a fare il lavoro per il quale è stato interpellato ma c’è stato un boato quando sono stati fatti notare al pubblico i “soli 16 piani di costruzione”, che per gli addetti ai lavori sono una quasi misera altezza ma sullo skyline di Casal Boccone fanno l’impressione di un Empire State Building nel mezzo della campagna.
Le edificazioni saranno per la massima parte in edilizia convenzionata, a libero mercato, con il solo corpo centrale destinato ad housing sociale, mentre per i “servizi” rimane un asilo nido da sessanta posti ed una scuola primaria.
L’assessore Corsini, più volte contestato dal fondo della sala in maniera molto rumorosa, difende le posizioni del Comune di Roma, dice che quell’area aveva gia avuto una convenzione pregressa con le amministrazioni pecedenti, «certo di servizi non residenziale come richiesto ora» ma secondo lui «questo progetto è più interessante per il bene pubblico, indirizzato a edilizia convenzionata e a housing sociale, inoltre porta una grande fetta di risorse economiche per il Comune, cosi si potranno fare le infrastrutture».
Insomma, «l’amministrazione crede alla bontà del progetto».
 Poi l’affondo, che lascia in bocca ai presenti la sensazione di ricatto ben confezionato: l’assessore fa notare che gia il piano casa della regione Lazio consentirebbe il cambio di destinazione di uso con termini meno vantaggiosi di quelli odierni, senza possibilità di stabilire in contraddittorio la qualità e la quantità degli interventi. Per la serie vi stiamo regalando soltanto il male minore.
 L’intervento dell’ingegner Botta è stato dello stesso tenore, con qualche specificazione tecnica, sollecitata anche dall’intervento di Cristiano Bonelli iscrittosi a parlare insieme ai cittadini, dopo essere sceso dal palco.
ingresso via della consolazione
La situazione in cui strova ora il mini-sindaco ricorda da vicino quella in cui si era cacciato a suo tempo il suo predecessore Alessandro Cardente, all'epoca della votazione per il cambiamento di destinazione d'uso di un milione di metri cubi nell'urbanizzazione Porta di Roma, con il Comune schierato a favore e il consiglio municipale che alla fine riuscì a votare il parere negativo. Per lungo tempo la sua ricandidatura venne tenuta in forse e alla fine venne riconfermato tra l'insofferenza di gran parte della dirigenza. Bonelli anche da consigliere dell'opposizione è stato un fermo oppositore della cementificazione indiscriminata ed ora si trova tra le linee impartite dal Campidoglio e quello che ha sempre asserito sul territorio. Questo potrebbe costargli o il consenso del suo elettorato o la popolarità presso gli stati generali romani. Intanto su fb c'è già chi acclama ipotetici nuovi presidenti di municipio - e nessuno espressione dell'odierna opposizione .
L’intero iter di approvazione del cambio di destinazione d'uso comporta almeno altri cinque passaggi, tra regione e Comune di Roma, per un tempo stimato di almeno altri due anni. Con l'assemblea di via della Consolazione si è alla conclusione della seconda fase.
 I contributi forniti dai cittadini e dai comitati dei cittadini verranno raccolti e protocollati per allegarli agli atti ma alle proteste delle persone iscritte a parlare che han fatto domande ma non hanno ricevuto riscontro – fatta eccezione per le questioni tecnico-progettuali a cui poteva dare seguito l’architetto Mancuso – è stato risposto che il protocollo non prevede delucidazioni immediate.
Ogni intervento è stato particolarmente incisivo - da quello di Mimmo D’Orazio, presidente del Comitato Serpentara, a quello di Mauro Veronesi di Legambiente, alla rete ecologica, a Mirella Belviso per Italia Nostra - ed è servito a rafforzare il concetto di netta contrarietà del territorio già espresso in forma istituzionale dal presidente del IV Municipio, con una popolazione cresciuta in tre anni di trentamila unità, i servizi rimasti gli stessi ed una quantità di appartamenti invenduti senza precedenti, il parco della marcigliana aggredito ai margini su di un territorio richiesto per la sua espansione naturale. 
L'unico esponente politico dell'opposizione presente in sala è stato Claudio Maria Ricozzi, segretario del Pd di Montesacro, che si è limitato ad ascoltare senza intervenire. 
Voci di corridoio vogliono che i consiglieri non fossero presenti perchè avessero avuto sentore della determinazione del Campidoglio a proseguire sulla strada scelt (???????: E allora a maggior ragione avrebbero dovuto esserci !!!). 
La seduta è stata chiusa poco prima delle diciannove, termine ultimo di disponibilità della sala. 
Rimane quella domanda senza risposta - riproposta quasi in maniera ossessiva dalla sala: a chi giova questo cambiamento di destinazione d’uso che appesantirà il territorio di almeno altre duemila persone, con i servizi e gli uffici municipali sempre dello stesso dimensionamento. 
Che sia davvero il partito del mattone, che a sua volta deve rendere conto ai grandi gruppi bancari con i quali è esposto, a dettare legge a Roma, contro ogni logica, contro ogni buon senso?
Luciana Miocchi
  • E SOPRATTUTTO -CONCLUDIAMO NOI- CONTRO LA VOLONTA' DELLA CITTADINANZA, E QUESTA E' UNA PATENTE VIOLAZIONE DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA !!!
  • NEL 2013 CORSINI, ALEMANNO ED I LORO AL COMUNE DI ROMA, TUTTI A CASA !!!! E' L'UNICO MODO PER TENTARE DI BLOCCARE IL PROSEGUIMENTO DI QUESTA DEVASTANTE CEMENTIFICAZIONE DI TALENTI E MUNICIPIO IV """"

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