giovedì 4 luglio 2013

Il nuovo Atlante dell'Agro Romano di Luigi Cherubini. Le mappe raccontano...



Atlante dell'Agro Romano.
Le mappe raccontano Roma e il suo territorio
  • Brossura: 168 pagine, 200 immagini a colori, costo 25,00 euro
  • Editore: Progetto Cultura (luglio 2013)
  • ISBN-10: 8860925398  ISBN-13: 978-8860925398
Recenzione
Si può raccontare la storia di un territorio attraverso le mappe?
Direi di sì, se questo territorio si chiama Roma. Non c’è altra città al Mondo tanto rappresentata da piante topografiche, disegni e vedute.
Si viaggia nel tempo in questo Atlante, attraverso meravigliose mappe antiche, piene di macchie, strappi e cancellature, ma ancora in grado di sprigionare un grande fascino, alla scoperta di Roma com'era...
Per gli antichi romani la mappa è legata a una  mirabile rete di strade ben lastricate, scandite a intervalli regolari da pietre miliari, da stazioni di posta per il cambio dei cavalli…  Non a caso la Forma Urbis è in asse con la via principale, la via Appia, mentre la  Tavola Peutingeriana, primo atlante stradale della storia, è una sorta di diagramma di una metropolitana, dove le strade sono linee rette tracciate in rosso, con le distanze tra una stazione di posta e l’altra indicate in miglia con un numero romano.
Per gli arabi la geografia è al servizio di avventura e fantasia, come se viaggiare sia un racconto delle “Mille e una Notte”… Nella mappa di Edrisi, il Sollazzo di chi si diletta a viaggiare per il Mondo, il mare è blu con un filo ondulato bianco, al centro c’è la Penisola italiana con le sue città, come Roma, rappresentate da una rosetta dorata. Si viaggiava anche per mare, nei cieli sereni del sud, con l’aiuto dell’astrolabio. Solo dopo che le repubbliche marinare italiane riuscirono a impiegare nella navigazione la bussola, il portolano e la carta nautica, si poteva navigare anche con un cielo nuvoloso. Ecco la costa del Mediterraneo tracciata in modo mirabile nelle prime carte nautiche, con tutti gli scali marittimi agibili, un mare solcato da pellegrini, pirati, crociati e mercanti.
Si viaggiava anche per motivi religiosi. Nella mappa medioevale del monaco inglese Matteo Paris, Roma non è che un ideogramma, un quadratino racchiuso da mura e solcato dal fiume, ma già compaiono le Basiliche principali e il Domine Quo Vadis  lungo la via Appia, nel cammino verso Otranto per l’imbarco in Terra Santa.
Il fascino delle mappe consente a tutti, grandi e piccoli, di viaggiare nel tempo e nello spazio… Anche con le carte più recenti, quelle del Sei-Settecento, siamo trasportati in un tempo lontano, con la Campagna Romana ridotta a selva e palude, riviviamo il pericolo dei briganti nelle macchie dell’Agro, dei pirati barbareschi sul litorale. Completa il volume un elenco di oltre 600 siti "fuoriporta", tutti da visitare, ciascuno localizzato su nuove cartine.
Chi desidera questo Atlante può ordinarlo direttamente all’autore, che abita a Montesacro, scrivendo a: