domenica 22 dicembre 2013

IL CASO Il Pd vota contro il suo assessore e apre ufficialmente la crisi

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IL CASO
Il Pd vota contro il suo assessore e apre ufficialmente la crisi

Il Pd vota contro il suo assessore e apre ufficialmente la crisi

I democratici appoggiano un emendamento del Pdl che proroga la delibera 70 (quella che permette di edificare prima di aver completato le opere di urbanizzazione) contro il parere dell'assessore Caudo. La rabbia di Sel e M5S.

  Forse sarà stato il clima natalizio e così, d’improvviso, in Aula Giulio Cesare, Pd e Pdl votano compatti una delibera e danno una spallata probabilmente decisiva alla giunta Marino. Perché questo voto non solo manda su tutte le furie il M5S (che vota contrario) e Sel (che si astiene insieme al radicale Magi) ma scredita l’assessore all’Urbanistica Caudo, che si era detto contrario alla delibera stessa.
I fatti. La delibera approvata (la celeberrima numero 70) allunga di un anno le misure anticrisi per l’edificazione privata, misure prese nel 2011 dalla giunta Alemanno che permette ai costruttori di iniziare i loro lavori prima di aver realizzato le opere di urbanizzazione. In realtà la delibera doveva essere prorogata entro il 22 novembre, ma non è stato fatto (era il periodo dei consigli comunali saltati) ed è decaduta. Come è stato possibile allora prorogare la delibera? Con quello che il M5S chiama “un vergognoso escamotage”, ovvero “sostituendo la parola ‘proroga’ con la parola ‘rinnovo” e per questo, secondo i grillini, “si rinnova una delibera decaduta che consente di edificare case senza prima assicurare le opere di urbanizzazione (strade, illuminazione, fogne, ecc.)”.
La rabbia. La proroga doveva essere di sei mesi, ma un emendamento presentato da Cantiani (Gruppo Misto), votato anche dal Pd, ha portato la proroga a un anno.
(UNO DEI PADRI DELLA PORCATA E' DUNQUE IL PDL CANTIANI..... !!!! LO SEGNALIAMO A CHI L'HA VOTATO !!! CANTIANI SI SCHIERA QUINDI CON I PALAZZINARI CHE HANNO RIEMPITO IL NOSTRO AMATO QUARTIERE TALENTI DI CEMENTO !!!)
L’assessore Caudo, contrario all’estensione e sorpreso dal voto del Pd, ha momentaneamente abbandonato l’aula, forse per smaltire la rabbia.
Rabbia che non è mancata tra le fila di Sel: “Oggi è stata votata una delibera di rinnovo sull'edificazione privata su cui l’assessore non concordava- ha detto il consigliere Annamaria Cesaretti – e come Sel ci siamo astenuti dal voto perché non si può continuare a costruire senza un lavoro che preveda anche la rigenerazione urbana”.
Il retroscena. Ma al di là della delibera in sé, questo voto crea l’ennesimo problema per Ignazio Marino, visto che siamo di fronte ad un vero e proprio sgarbo nei confronti dell’assessore Caudo, uno degli indipendenti voluti da Marino, ma anche uno degli assessori meno graditi dal Pd. A questo punto difficile che Marino possa andare avanti con la squadra attuale, ma è altrettanto difficile capire chi sarà sostituito. “Sono tutti in bilico”, si è lasciato sfuggire un consigliere della maggioranza. Una frase che lascia intendere quanto sia delicata la situazione in Campidoglio.

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