venerdì 30 maggio 2014

Dopo la sostanziale presa di controllo del Gruppo Mezzaroma da parte delle banche creditrici, altra brutta tegola per il gruppo. Come segnala il sindaco di Siena Valentini "il fallimento del Siena calcio", presieduto da Massimo Mezzaroma, "è una prospettiva orribile ma probabile" ! Dichiara ancora lo stesso sindaco : "E’ suo interesse evitare il fallimento. La famiglia Mezzaroma è presente a livello nazionale e deve rifuggire in ogni modo dall'ignominia del fallimento, che avrebbe conseguenze esiziali per la nostra città e per Mezzaroma stesso""

LINK: http://www.ilcittadinoonline.it/news/172233/Valentini___Fallimento_prospettiva_orribile__ma_probabile_.html
D i Filippo Tozzi
SIENA. Bruno Valentini ha incontrato ieri (12 maggio) le rappresentanze dei tifosi organizzati per discutere della difficile congiuntura che caratterizza il Siena calcio. Due i temi all’ordine del giorno, legati da uno stretto cordone di dipendenza. Il primo è il passaggio di proprietà
Un passaggio di proprietà per il quale esiste una trattativa, come ricordato dallo stesso sindaco e dal presidente Mezzaroma nei giorni scorsi. Un passaggio di proprietà che “ha senso solo se riesce a scongiurare il fallimento – ha dichiarato Bruno Valentini – 
Al momento, il fallimento è la prospettiva più orribile, ma anche la più probabile perché i debiti sono molto più alti dei crediti, almeno fino a quando la proprietà o altri soggetti non decidono di frugarsi in tasca”. L’ostacolo maggiore alla conclusione della trattativa è certamente la mole debitoria. Secondo quanto riportato in Robur Anno Zero, i debiti verso MPS che gravano su Senio Srl (proprietario dell’84% circa di Progetto Siena) sono certificati per 51 milioni, anche se la ricostruzione giornalistica li identifica in circa 70. “Se il debito rimane di questa entità – ha dichiarato il sindaco -, è difficile immaginare una redditività della società tale da garantirne il rimborso. Quindi occorre non solo ristrutturarlo, ma capire come è possibile ridimensionarlo”. In altre parole, la strada che porta a Rocca Salimbeni rimane un passaggio obbligatorio per cercare di gettare luce sul futuro della Robur. 
“Il tempo sta scadendo – ha ricordato Bruno Valentini - Chi dirige la banca al momento ha la testa occupata altrove, perché deve restituire 4 miliardi di euro allo Stato, dovendo trovare nuovi capitali e nuovi azionisti. Credo però che abbiano il dovere di occuparsi delle sponsorizzazioni sportive non appena terminato l'aumento di capitale. Entro due mesi, con le dovute differenze rispetto ai passati rapporti con MPS, vorrei che la banca ricominciasse ad occuparsi con assiduità ed efficacia anche del territorio di riferimento”. 
 Delineando questo sfondo che fa da cornice al finale di campionato della Robur, il primo cittadino ha parlato anche della situazione dell’attuale proprietà.
 “Mezzaroma sta cercando di lottare – ha commentato - E' riuscito a rinviare l’istanza di fallimento presentata per fine maggio. 
Ha perso la volontà o l'entusiasmo e non ha più la capacità economica per reggere l'impegno collegato alla presidenza di una squadra di Serie A o B. Credo che anche il presidente non ne possa più. Si è infilato in questa avventura non so con quanta consapevolezza. Certamente ne ha tratto vantaggi. Ora ne sta subendo le conseguenze, ma rimane una persona adulta e vaccinata e oggi scopre le implicazioni di una scelta importante come quella di assumere la proprietà di una squadra di calcio a cui la nostra comunità guarda da anni con grande passione e amore. Deve cercare il modo più onorevole per lui e per la squadra di uscirne. E' una scelta obbligata. 
Deve mettersi in gioco perché non può stare a guardare questa fine spaventosa. E’ suo interesse evitare il fallimento. La famiglia Mezzaroma è presente a livello nazionale e deve rifuggire in ogni modo dall'ignominia del fallimento, che avrebbe conseguenze esiziali per la nostra città e per Mezzaroma stesso.
 Il passaggio di mano però non può avvenire con le stesse modalità del passato, all’insegna del «lascio ed avanti a chi tocca».  Questo è un momento in cui Mezzaroma deve essere protagonista, mettendo a disposizione di chi compra la trasparenza dei conti. E' lo scotto di anni in cui Mezzaroma ed i suoi predecessori hanno fatto operazioni, assumendosi responsabilità gravi, con impegni minori rispetto a quelli che di solito si chiedono a un presidente di Serie A. Nessuno si straccerà le vesti per un futuro del Siena senza Mezzaroma, ma dobbiamo consentirgli di trovare una soluzione onorevole”. Dalla conquista della prima storica Serie A nel 2004, infatti, solo una gestione annua è stata chiusa in attivo. Si tratta dell’annata sportiva 2011/2012, sul cui risultato di esercizio pesa però come un macigno l’operazione di cessione del marchio. Un’operazione che da sola ha portato 25 milioni di euro nelle casse bianconere. Per il resto, ogni singola annata calcistica si è chiusa con pesanti perdite. “Mezzaroma non potrà uscire in maniera indolore  - ha dichiarato il sindaco – , perché si è assunto non solo i debiti della sua gestione, ma anche delle gestioni precedenti. Chi ha diretto la Robur alla fine ha scaricato i debiti sulle gestioni successive. Siamo giunti alla fase in cui il debito non può essere pagato con il nuovo debito”. Come riportato in Robur Anno Zero, al momento dell’acquisto delle quota da Giovanni Lombardi Stronati, Massimo Mezzaroma ha corrisposto all’avvocato romano un prezzo di 22,07 milioni per le sue quote. Inoltre, “ha sottoscritto un contratto di finanziamento con la banca Monte dei Paschi di Siena per un ammontare complessivo pari a 27.500.000 euro, della durata di 10 anni, con scadenza 31 dicembre 2019. Tale finanziamento (era) destinato per euro 9.500.000 al pagamento di parte del prezzo per l’acquisto delle azioni di Progetto Siena Spa e quanto ad euro 18.000.000 al finanziamento di successivi aumenti di capitale o versamento in conto futuro aumento di capitale della Progetto Siena Spa in concomitanza degli aumenti di capitale o versamento in conto futuro aumento di capitale della Ac Siena Spa”.

QUESTA E' PERO' ORMAI LA SITUAZIONE DEL GRUPPO MEZZAROMA, VIRTUALMENTE CONTROLLATO DALLE BANCHE CREDITRICI:
 

Nessun commento: