domenica 17 luglio 2016

Municipio III: Mario Novelli eletto presidente dell’aula, vicepresidenti Manuel Tiranti (M5S) e Emiliano Bono (FdI)

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A piazza Sempione circa un centinaio di persone, quasi tutti attivisti e simpatizzanti ‘grillini’, hanno salutato lunedi 11 luglio 2016 l’inizio dei lavori del nuovo Consiglio del III Municipio a maggioranza 5 Stelle.
Una scenografia che dà subito la misura di un rinnovato spirito di partecipazione da parte dei montesacrini. Avvistati in aula anche i big Marcello De Vito e la deputata Roberta Lombardi nella veste di semplici cittadini.
Con l’inaugurazione dei lavori si è proceduto all’elezione del Presidente dell’aula, ruolo conferito a Mario Novelli (M5S) e dei suoi vice: Vicepresidente Vicario sarà Manuel Tiranti (M5S) e Vicepresidente Emiliano Bono di Fratelli d’Italia.
 Segretari del Consiglio saranno invece l’ex minisindaco Cristiano Bonelli della Lista Marchini (veterano di Piazza Sempione ma ieri assente) e il pentastellato Valerio Scamarcia.

Dopo il giuramento della neopresidente Roberta Capoccioni che ha dichiarato, “Sarò garante del lavoro condiviso e trasparente. Dobbiamo iniziare da qui per migliorare i nostri quartieri”. Ha presentato poi la Giunta; una squadra di cinque assessori (ne manca un sesto che sarà nominato a breve, ndr) che andrà a spartirsi le varie competenze.
Spero che la mia esperienza possa essere messa a frutto per il Municipio” ha detto lo psicologo Giuseppe Sartiano titolare delle deleghe a Politiche Sociali, Sanitarie, Abitative, Diritti Civili e Pari Opportunità oltre che della Vicepresidenza del Municipio.
A partire da questo mi piacerebbe intervenire sugli sprechi e rimettere al centro la persona e i suoi bisogni. Questo Municipio rispetto a questo è rimasto troppo tempo fermo” ha poi aggiunto.
“Sono avvocato civilista e mi sono occupata in particolare di diritto di famiglia e di lavoro. In questi anni con il Movimento 5 Stelle ho avuto la possibilità di comprendere i meccanismi amministrativi e burocratici che regolano la gestione del personale e della macchina amministrativa” ha dichiarato invece il discusso neoassessore alle Politiche del Personale, Sicurezza e Polizia Locale di Roma Capitale, Giovanna Tadonio, aggiungendo che: “ Il mio incarico sarà fondamentale per iniziare questo percorso perché mi rivolgerò alle persone che ogni giorno lavorano per noi cittadini”.
Sarà invece l’ex consigliere di minoranza Simone Proietti il nuovo Assessore al Commercio e Artigianato, Attività produttive, Turismo, Trasparenza e Partecipazione: “Come Assessore al Commercio intendo rilanciare l’economia reale del nostro territorio e incentivare il commercio di vicinato” ha annunciato Proietti che ha tenuto anche a sottolineare che: “Implementeremo il tanto atteso streaming che oggi è solo parzialmente disponibile, ma presto sul sito del Comune di Roma saranno presenti tutti i link utili. Senza trasparenza e informazione non ci può essere partecipazione”.
Al sociologo Gilberto Kalenda vanno le deleghe alle Politiche Educative e Scolastiche, Politiche per lo Sport, Politiche per la Cultura e valorizzazione del Patrimonio Archeologico: “Il cambiamento è il compito che ci è stato affidato e forniremo una risposta credibile. Rafforzerò la scuola come luogo di apprendimento e aggregazione, valorizzando il rapporto di questa con lo sport. Ho pronte una serie di iniziative che porteranno la maggior parte dei bambini ad applicarsi in almeno una disciplina sportiva” ha dichiarato Kalenda.
Domenico D’Orazio, molto conosciuto nel territorio per le vertenze portate avanti col CDQ Serpentara, si è invece assicurato l’assessorato alle Politiche Ambientali, Rifiuti, Decoro Urbano ed Urbanistica, indirizzi Gestionali AMA, probabilmente il più delicato considerando soprattutto i problemi generati dal TMB Salario: “L’Urbanistica è una materia delicata in un territorio come il nostro sottoposto a urbanizzazioni scellerate e cambi di destinazione d’uso che non hanno tenuto conto di impatto ambientale e mancanza di servizi. Parlare di Ambiente, con la questione del TMB Ama ancora aperta e il decoro urbano in sofferenza, è ancora più difficile“ ha tenuto a dire D’Orazio: “fondamentalmente se noi dovessimo fallire progetti e idee che porteremo avanti in maniera il più possibile condivisa, non avrà fallito d’Orazio, avranno fallito i cittadini e il bene comune per la cui cura ci impegniamo” ha poi chiosato, non senza emozione.

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