giovedì 15 marzo 2018

Un articolo del Fatto Quotidiano, a firma A. Robecchi, dal titolo "Sempre meno uguali sempre più poveri la vera analisi del voto", propone sulla base dell'indagine di Banca d'Italia sul reddito delle famiglie un'illuminante panoramica dello stato attuale della nostra società, in cui il 5% della popolazione detiene il 30% della ricchezza nazionale, 14 milioni di italiani vivono con meno di 830 euro al mese, il rischio povertà è passato dal 10 al 30% della popolazione, ed il 30% delle famiglie più povere ne detiene solo l'1% ! Con una classe media drammaticamente impoverita dalla crisi i cosiddetti "moderati" si sono ridotti ad una parte ridotta della popolazione ! Ecco come questi dati eloquenti spiegano il risultato elettorale del 4 marzo 2018 !



LINK: https://www.avvenire.it/economia/pagine/bankitalia-crescono-le-diseguaglianze
Il 5 per cento più ricco detiene il 30% della ricchezza nazionale
Le disuguaglianze spiccano anche per la ricchezza. A fine 2016 le famiglie italiane disponevano in media di una ricchezza netta di 206.000 euro (218.000 nel 2014), ma il valore mediano che separa la metà più povera delle famiglie da quella più ricca era di gran lunga inferiore, pari a 126.000 euro (dai 138.000 del 2014), come conseguenza della forte asimmetria della distribuzione. Il 30% più povero delle famiglie detiene appena l'1% della ricchezza nazionale, pari a circa 6.500 euro, mentre il 5% delle famiglie più ricche detiene il 30% della ricchezza complessiva, con un patrimonio netto pari a 1,3 milioni di euro.
Tra il 2006 e il 2016 la ricchezza netta delle famiglie è diminuita del 5%, quasi interamente per effetto del calo dei prezzi delle case, che costituiscono sempre il grosso del patrimonio degli italiani. A fine 2016, infatti, quasi il 70% delle famiglie italiane possedeva l'abitazione di residenza e circa un quarto di esse aveva anche altri immobili.
ANDATE A VEDERE DI PERSONA IL RAPPORTO, AL LINK SOTTO RIPORTATO:
 LINK (fate copia e incolla nel vostro browser):https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-famiglie/bil-fam2016/index.html

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